LA VITTIMA DELL'INGIUSTIZIA: LA PERSONA, IL SACRAMENTO, LA COMUNITÀ. APPROCCIO DEL CCEO E CONFRONTO CON LA NOZIONE DELLA GIUSTIZIA RIPARATIVA

Di fronte all'assenza della parola "vittima" nel diritto penale della Chiesa, l'A. in un primo momento indica come vittima dell'ingiustizia le persone fisiche, i sacramenti, la comunità ecclesiale, la giustizia e infine il reo stesso. In un secondo momento analizza lo spazio...

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Bibliographic Details
Main Author: Ruyssen, Georges-Henri 1967- (Author)
Format: Print Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Orientalia christiana 2023
In: 50. anniversario della fondazione della Facoltà di diritto canonico Orientale del PIO, 1971-2021
Year: 2023, Volume: 30, Pages: 653-689
IxTheo Classification:SB Catholic Church law
Description
Summary:Di fronte all'assenza della parola "vittima" nel diritto penale della Chiesa, l'A. in un primo momento indica come vittima dell'ingiustizia le persone fisiche, i sacramenti, la comunità ecclesiale, la giustizia e infine il reo stesso. In un secondo momento analizza lo spazio che può essere riservato alla vittima nella concezione orientale, cioè medicinale, delle sanzioni nel CCEO. Partendo dal c. 1401/CCEO, l'A. prova ad allargare la nozione di guarigione del colpevole alla vittima che è ugualmente in cerca di guarigione dalle ferite e sofferenze ingiustamente patite. In un terzo momento, l'A. accenna alla nozione di giustizia riparativa nel senso che la guarigione del colpevole/reo non può essere separata da un processo di riparazione e di riconciliazione (pentimento-perdono), ma anche di assoluzione, nel quale la vittima e la comunità sono ambedue al centro. Questo richiede una comprensione radicalmente nuova di ciò che è il diritto penale e di ciò che costituiscono le sanzioni nella Chiesa: non più un senso vendicativo o puramente espiatorio (il male per il male), bensì medicinale. Sì, medicinale non solo per il colpevole, ma anche per la vittima e la comunità, entrambe ferite. Il carattere medicinale delle sanzioni non si realizza pienamente se non attraverso la riconciliazione tra il colpevole e la vittima o, in altri termini, con la guarigione del loro rapporto ferito grazie a uno slancio di pentimento, di riparazione, di perdono e di assoluzione e con il reinserimento del reo nella comunità.
Notwithstanding the fact that the term "victim" is absent in present Church penal law, the A. points to various categories of victims of injustice: physical persons, the sacraments, the ecclesial community, justice, and the culprit him/herself. In a second moment the A. analyses what space can be given to the victim in the eastern, that is, medicinal, approach of the sanctions in CCEO. Based on c. 1401/ CCEO the A. aims at widening the notion of healing of the culprit towards the healing of the victim, who is also in search of healing of the pain unjustly inflicted. In a third moment, the A. refers to the notion of restorative justice in the sense that the healing of the culprit cannot be isolated from a process of reparation and reconciliation (repentance and pardon) combined with a process of absolution in which the victim and the community are at its heart. This requires a radically new understanding of what penal law is and of what are meant to be sanctions in the Church, i.e., not anymore vindicative or merely expiatory, but medicinal--medicinal, indeed, not only for the culprit, but also for the victim and the ecclesial community equally hurt. In other words: the medicinal character of penal sanctions can only be fully realized through a process of reconciliation between the culprit and the victim or, in other terms, through the healing of their broken relationship signified by a momentum of repentance, reparation, pardon and absolution reinserting the culprit into the community.
ISBN:8872104084
Contains:Enthalten in: 50. anniversario della fondazione della Facoltà di diritto canonico Orientale del PIO, 1971-2021