Doveri e limiti della solidarietà: Sul ruolo dello Stato nell'etica delle migrazioni

I flussi incontrollati di rifugiati e migranti che hanno attraversato il confine tedesco nell’autunno 2015 hanno fatto precipitare non solo la Germania, ma anche l’UE in acuti conflitti. La tendenza a trasformare l’apertura delle frontiere in un imperativo morale è stata contrastata dalla diffusione...

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Main Author: Spieker, Manfred 1943- (Author)
Format: Print Article
Language:Italian
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Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Associazione Veritas et Jus 2020
In: Veritas et jus
Year: 2020, Volume: 20, Pages: 23-43
IxTheo Classification:SB Catholic Church law
Further subjects:B Flight
B Refugee
B Solidarity
B Border patrol
Description
Summary:I flussi incontrollati di rifugiati e migranti che hanno attraversato il confine tedesco nell’autunno 2015 hanno fatto precipitare non solo la Germania, ma anche l’UE in acuti conflitti. La tendenza a trasformare l’apertura delle frontiere in un imperativo morale è stata contrastata dalla diffusione di partiti antieuropei, che fondamentalmente hanno messo in discussione non solo il “codice frontiere Schengen”, ma anche l’unificazione europea dell’ultimo mezzo secolo. Il ruolo dello stato e un efficiente controllo delle frontiere sono stati il punto debole nel dibattito. Ciò vale anche per le linee guida della Chiesa cattolica riguardo alla preparazione, sotto l’egida delle Nazioni Unite, del Patto mondiale sulla migrazione del 2018, che non ha voluto fare una distinzione tra rifugiati di guerra e migranti per il lavoro o la povertà. Ma questa distinzione è una condizione fondamentale per un’efficace protezione dei rifugiati. Il principio di solidarietà non esige frontiere aperte. Al contrario, richiede che i confini vengano tracciati e protetti, poiché i rifugiati non vogliono solo fuggire dai confini dei loro stati in crisi, ma anche trovare protezione dietro confini sicuri.
The flows of refugees and migrants who crossed the German border uncontrolled in autumn 2015 plunged not only in Germany but also the EU into serious conflicts. The tendency to turn the opening of the borders into a moral imperative was countered by the spread of anti-European parties, which fundamentally questioned not only the Schengen border regime but also the European unification of the past half century. The role of the state and a functioning border control were the blind spot in the debate. This also applies to the guidelines of the Catholic Church for the preparation of the UN Migration Pact 2018, which did not want to make a decision between refugees from war and migrants from work or poverty. But this distinction is a central condition for effective refugee protection. The solidarity principle does not require open borders. On the contrary, it requires borders to be drawn and protected, since refugees do not only want to escape the borders of their ailing states, but also to find protection behind secured borders.
ISSN:1664-1914
Contains:Enthalten in: Veritas et jus